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Gemona del Friuli:
le origini, la storia,
il nome.

La prima citazione di Gemona si trova nell’Historia Langobardorum dello storico Paolo Diacono.

Il Castrum Glemonae era infatti uno dei castelli fortificati dai Longobardi contro gli Avari invasori e viene descritto come invincibile.

Il toponimo "Glemona" del Diacono non sarebbe che il Klemaun o Klemun di origine germanica latinizzato con il raddolcimento della K in G; il termine "klemmen" (serrare/stringere) potrebbe essere appropriato per il luogo che chiude la pianura alla radice delle Alpi.

L’opinione del Valvasone è che tragga il nome dal monte vicino il Glimine la cui radice sarebbe klimmen (arrampicarsi) ben adatto a questo sito. Fin dalla fine del secolo XII Gemona venne riconosciuta come comunità dotata di speciali privilegi mercantili e dal XIV secolo si resse con propri statuti.

Il nome completo Gemona del Friuli è del 1935.

Mappa di Gemona del Friuli – 1770 Da: Notizie di Gemona di G.G. Liruti – 1771

Fregi su Porta Udine a Gemona

La dominazione di Venezia, Napoleone e la Grande Guerra.

Con il passaggio dal Patriarcato di Aquileia alla dominazione veneziana (1420) l’economia cittadina subì una flessione lenta ma inarrestabile, aggravata nel corso dei secoli XVIII e XIX dalle imprese napoleoniche e dall’emigrazione. Solamente alla fine dell’Ottocento e agli inizi del nuovo secolo, dopo l’annessione del Friuli al Regno d’Italia e la realizzazione della ferrovia da Udine al confine di Pontebba, a Gemona si poté registrare qualche segnale di sviluppo.

Una ripresa che tuttavia si bloccò con la Grande Guerra e si spense dall’autunno del 1917, con l’invasione degli eserciti imperiali austro-ungarico e tedesco dopo la sconfitta di Caporetto. Per percepire qualche ripresa si dovrà attendere la fine della Seconda guerra mondiale e il boom economico degli anni Sessanta con l’avvio, anche nell’Alto Friuli, di realtà industriali che hanno saputo affermarsi ben oltre gli ambiti regionali

Il riscatto di Gemona “Modello Friuli” e Medaglia d’oro al Valore Civile

Colpita duramente dal terremoto nel maggio e nel settembre del 1976, Gemona del Friuli è diventata nota in Italia e nel mondo per aver saputo con grande forza, coraggio e determinazione reagire a lutti e distruzioni.

Gemona è divenuta la “capitale” della straordinaria ricostruzione friulana mettendo in atto un recupero esemplare per partecipazione di popolo e operato delle Istituzioni, conosciuto come “Modello Friuli” e per il quale la nostra città viene oggi unanimemente indicata quale simbolo di rinascita dopo una catastrofe.

Oggi sono molti i turisti, i visitatori, gli appassionati di storia e di natura che raggiungono Gemona del Friuli per scoprire le bellezze storico-artistiche, le numerose manifestazioni, le specialità gastronomiche, le peculiarità naturalistiche.

Ricostruzione del Duomo dopo terremoto del 1976 a Gemona
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Personaggi

Giuseppe Bini

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