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La Cineteca del Friuli

    1. La Cineteca di Gemona è un’inestimabile collezione a disposizione di studenti, ricercatori, storici e appassionati di cinema.
    2. Il quattrocentesco Palazzo Gurisatti sede della Cineteca del Friuli
    3. Come è nata proprio a Gemona l’idea di creare una Cineteca?
    4. La biblioteca, la videoteca, l’archivio fotografico, cinema, le produzioni, le mostre e gli eventi: quella della Cineteca del Friuli è vita in fermento.
    5. L’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia
    6. Studiosi ed esperti di cinema da tutto il mondo a Gemona

    La Cineteca di Gemona è un’inestimabile collezione a disposizione di studenti, ricercatori, storici e appassionati di cinema.

    Passeggiando in via Basilio Brollo, insigne personaggio gemonese che dà il nome ad una delle vie del centro storico, l’antica via principale, incrociamo ad un certo punto vicolo de Brugnis. In questo punto preciso, uno degli angoli più belli della Gemona ricostruita, proprio di fronte al Duomo e al campanile, lo sguardo è catturato da un grande edificio a tre piani del XV secolo (*). Un edificio di colore rosa antico, con un portico sovrastato da una trifora in stile gotico fiorito che alleggerisce la facciata. Un particolare che è traccia del dominio veneto. Palazzo Gurisatti - così si chiama dal nome dell’ultimo proprietario privato - è dal 1997 la sede della Cineteca del Friuli.

    * Mauro Vale anticipa di un secolo la datazione di Casa Gurisatti, ritenendo che le fondamenta dell’edificio quattrocentesco risalgano al secolo precedente.

    Trifora di Casa Gurisatti

    La Cineteca è, per gli studiosi e gli appassionati di cinema (ma come vedremo non solo di cinema), un pozzo dei desideri. Una moderna wunderkammer aperta al pubblico su appuntamento che raccoglie pellicole (Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia), libri e riviste (biblioteca), dvd e blu-ray (videoteca), fotografie (fototeca), manifesti e altro. In tempi di linguaggi digitali e di mondi virtuali, di presenze che si cancellano con un click, si può solo immaginare l’importanza di questa raccolta.

    Il quattrocentesco Palazzo Gurisatti sede della Cineteca del Friuli

    Palazzo Gurisatti faceva parte dei beni immobili della Parrocchia quando, nel 1976, fu gravemente danneggiato dalle scosse del 6 maggio e praticamente distrutto da quelle di settembre. L’esterno fu ricostruito con regole antisismiche negli anni Ottanta sotto la supervisione della Sovrintendenza. Nei primi anni Novanta i fondatori della Cineteca, alla ricerca di una sede più adatta, si convinsero che quell’edificio del centro storico di Gemona lo poteva diventare: raggiunsero un accordo con la Parrocchia, facendosi carico dei lavori di sistemazione dell'interno che durarono due anni.

    Casa Gurisatti - Cineteca del Friuli

    La Cineteca si insediò a Palazzo Gurisatti nel dicembre del 1997; nel novembre del 2020 ne è diventata proprietaria. 

    Cosa contiene Palazzo Gurisatti oggi?

    • 27.000 fra libri e opuscoli di cinema 
    • un migliaio di riviste storiche e correnti
    • 30.000 film in dvd, blu-ray e altri formati (la metà disponibili al prestito)
    • 20.000 e più fra manifesti e altri affissi, la metà dei quali appartenenti al prezioso fondo Gianni Da Campo
    • 50.000 immagini fotografiche di cui tremila circa recentemente donate dal critico cinematografico Giuseppe Ghigi

    Leggendo questi numeri non si può che restarne colpiti. Soprattutto viene voglia di scoprire questo piccolo compendio dell’universo “Cinema”.

    Interni di Casa Gurisatti

    Tra i fondi più significativi custoditi dalla Cineteca, vi sono la collezione archivistica Alexander Walker e i fondi dedicati a Dante Spinotti, Mario Quargnolo, Augusto Genina, Siro Angeli e Chino Ermacora. Poi ancora i materiali della Regione FVG (in particolare quelli della ex Cineteca Regionale) e quelli della Mediateca della Regione Veneto e di altre istituzioni, pubbliche e private. 

    Come è nata proprio a Gemona l’idea di creare una Cineteca?

    Livio Jacob e Piera Patat

    La Cineteca nasce per l’intraprendenza di alcuni giovani appassionati di cinema, in primis Livio Jacob e Piera Patat, che all’indomani del terremoto organizzarono delle proiezioni nelle tendopoli di Gemona, utilizzando copie 16mm e attrezzatura della San Paolo Film e dell’Arci di Udine. E poiché le due sale cittadine, il Sociale e il Glemonensis, erano state distrutte, nel febbraio del 1977 fondarono l’associazione culturale Cinepopolare con l’idea di costituire un cineclub. L’incontro, il successivo agosto, con il cinetecario genovese Angelo R. Humouda, fece loro scoprire il mondo del collezionismo e delle "film libraries". Fu così che quella che ancora non era ufficialmente la Cineteca del Friuli portò in Italia tesori cinematografici invisibili da decenni, come le comiche di Max Linder che nel 1982 diedero il via nella sala di Cinemazero a Pordenone alla prima edizione delle Giornate del Cinema Muto! Nel 1989 la Cineteca del Friuli entrò a far parte della FIAF, la Federazione Internazionale degli Archivi del Film. 

    Una storia appassionante e gli aggiornamenti sulla raccolta, gli eventi e le pubblicazioni si consultano sul sito cinetecadelfriuli.org.

    La biblioteca, la videoteca, l’archivio fotografico, cinema, le produzioni, le mostre e gli eventi: quella della Cineteca del Friuli è vita in fermento.

    Il Cinema Teatro Sociale

    Dal 2009 la Cineteca gestisce anche il Cinema Teatro Sociale, di proprietà del Comune di Gemona e inaugurato nel 1988. Il Sociale è uno dei circa 500 cinema indipendenti di tutta Italia riuniti nella Federazione Italiana dei Cinema d’Essai.

    Larchivio fotografico 

    Archivio fotografie nella Cineteca del Friuli

    L’archivio fotografico della Cineteca è composto da 50.000 immagini di soggetto cinematografico o relative al mondo dello  spettacolo in generale visionabili dagli studiosi. La ricca collezione comprende:

    • stampe di vario formato, in bianco e nero e a colori
    • negativi in bianco e nero e a colori
    • foto di scena e di set 
    • immagini pubblicitarie
    • telefoto e diapositive a colori di grande formato

    La Cineteca e la sezione sul terremoto

    La Cineteca possiede la più ampia raccolta esistente di documenti visivi sul terremoto del Friuli e dei luoghi com’erano prima della distruzione. Sono state cioè raccolte e conservate le immagini che documentano quel tragico evento, l’emergenza e la ricostruzione: dai servizi della RAI alle riprese amatoriali, dai documentari della Diocesi di Udine a quelli delle forze dell’esercito coinvolte nei soccorsi, alla fondamentale documentazione del Centro di Cinematografia Sociale di Trieste.

    Le pubblicazioni della Cineteca del Friuli

    Le pubblicazioni edite dalla Cineteca del Friuli e dalle Giornate del Cinema Muto, oltre a quelle uscite a cura di altre istituzioni in occasione del festival, si consultano in una specifica sezione del sito.

    Biblioteca "Angelo R. Humouda" e Videoteca 

    La biblioteca di Palazzo Gurisatti è il più consistente fondo specializzato della Regione ed uno dei più aggiornati esistenti in Italia. Il nucleo originario, costituito dalle collezioni personali di Livio Jacob e Piera Patat, è stato gradualmente integrato grazie ad acquisti, scambi e donazioni. Le due acquisizioni più rilevanti sono state, nel 1989, quella della biblioteca personale di Angelo R. Humouda, da cui la biblioteca prende il nome, e quella di Lorenzo Codelli nel 1997. Tra le rarità conservate a Palazzo Gurisatti, alcuni volumi pubblicati negli anni Venti, la collana completa dell’Art cinématographique (1926-1931) e, pure completa, la raccolta, dal primo numero del 1945 fino agli anni ‘70, della rivista diretta da Sartre Les Temps Moderns, importante non solo per lo studio dei contesti culturali del dopoguerra francese, ma in primis perché vi sono comparsi per la prima volta testi basilari di critica e teoria cinematografica. 

    Cosa troviamo conservato e consultabile?

    • 25.000 titoli, molti dei quali relativi alle cinematografie nazionali e monografie su personalità del cinema
    • indici bibliografici e repertori filmografici (anche su supporto elettronico e on-line)
    • sceneggiature sia edite che inedite
    • centinaia di periodici italiani e stranieri
    • tesi di laurea redatte dai ricercatori italiani e stranieri che si sono avvalsi degli archivi della Cineteca, oltre a quelle depositate a vario titolo dagli autori

    Qui il catalogo in rete

    Cineteca del Friuli - casa Gurisatti

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    +39 0432-980458
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    lunedì - giovedì, previo appuntamento: 9.30-13.30 / 14.00-17.30

    euro_symbol

    gratuito

    info

    In tempi di pandemia la consultazione in sede dei materiali della biblioteca e della videoteca è sospesa. Libri e dvd o blu-ray possono essere presi in prestito PREVIA PRENOTAZIONE. La prenotazione va effettuata inviando una mail all’indirizzo della biblioteca.

    L’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia

    Archivio del Cinema - Cineteca del Friuli

    Archivio Cinema - Cineteca del Friuli

    "La pellicola cinematografica contiene la storia tecnica 
    e la visione estetica del film nel suo unico e intimo valore, 
    proprio come le grandi opere darte, 
    ammirabili in un museo o in una cattedrale, 
    ci raccontano, dopo centinaia di anni, la storia dellumanità."

    Dante Spinotti
    Presidente onorario della Cineteca del Friuli

    Nel 2008 a Gemona viene realizzato un sogno lungamente cullato dalla Cineteca del Friuli: l’apertura dell’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, nella zona artigianale, tra i monti (Brancot e San Simeone) e il fiume Tagliamento. In contrasto con quello della Cineteca del centro storico, l’edificio che contiene l’Archivio è un parallelepipedo traslucido in vetro, cemento e ferro che si confronta con il paesaggio e lo rispetta: l’edificio nasce con l’obiettivo di avere impatto nullo sull’ambiente, a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili.

    Questa moderna "casa delle pellicole" è un fiore all’occhiello tecnologicamente avanzato, che contiene un deposito climatizzato per la conservazione dei film, con annesso laboratorio per la digitalizzazione di pellicole di ogni formato, dal 35 al 16mm ai formati più piccoli. L’Archivio può custodire – a temperatura e umidità controllate – fino a cinquantamila pellicole. È stato concepito per ospitare le collezioni della Cineteca e della Regione ma anche i film appartenenti ad archivi pubblici e privati che non dispongono di un luogo in cui possano essere preservati per le generazioni future. Correttamente conservate le pellicole durano oltre 600 anni.

    Operatore su pellicola nell'Archivio Cinema di Gemona

    Studiosi ed esperti di cinema da tutto il mondo a Gemona

    Dal punto di vista tecnologico l’Archivio Cinema è talmente avanzato che ha subito allineato la Cineteca di Gemona con le cineteche italiane e straniere aderenti alla FIAF - Federazione Internazionale degli Archivi del Film. Non solo. L’Archivio offre un servizio di valorizzazione del patrimonio cinematografico regionale nei progetti di ricerca, promozione e restauro, mettendo anche in circuito molteplici progetti e iniziative di qualità. La valorizzazione e la promozione del patrimonio cinematografico sono unite a conservazione e salvaguardia, perché oltre a conservare qui si lavora per far nascere qualcosa di nuovo. 

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