Cuarnan
- partenza: Centro ricreativo L'Aser 308m - CAI 713
- lunghezza: 10.8Km
- dislivello: 1070m
- durata: 4h 45m
Percorso: Centro Ricreativo L'Aser, 308m - mulattiera del Torrente Vegliato - sentiero CAI 713 (conoide del Torrente Vegliato) – Sella Foredor, 1089 m – Malga Cuarnan, 1075 m – cima del Monte Cuarnan, 1372 – sentiero CAI 715 – sentiero CAI 717 – sentiero CAI 713 – mulattiera del Torrente Vegliato - Centro Ricreativo L'Aser
Il Monte Cuarnan (1372 m) domina la pianura friulana dalle prime alture collinari fino alla laguna. Si erge improvviso e costituisce una barriera ai venti da sud e da est. Il suo rilievo ha forme dolci e arrotondate, è segnato da due faglie, che sono fratture della crosta terrestre provocate da spinte di sollevamento, e questo spiega l’alta sismicità della zona.
L’itinerario qui descritto permette di osservare interessanti fenomeni geologici e diversi ambienti prealpini che si succedono al variare delle condizioni climatiche.
Partenza dal parcheggio di quota 967
L’accesso da Gemona è facilitato dalla presenza di una strada asfaltata che risale con una serie di tornanti il versante nord-occidentale del monte Cuarnan. A quota 967 m. si trova un ampio parcheggio che consente di lasciare l’auto e proseguire a piedi verso l’omonima malga, o di imboccare più a valle il sentiero 717 che conduce al settore occidentale della cresta del monte.
Partenza dal centro di Gemona
Volendo salire a piedi da Gemona (275 m.) si imbocca il sentiero CAI 713 dalla borgata di Scugjelars. Il tracciato, dopo aver tagliato alcuni tornanti della strada di accesso al monte, si immette in una mulattiera che affianca il torrente Vegliato. Percorso un breve tratto, si lascia il sentiero 713 per imboccare il sentiero 717 che incrocia nuovamente la strada asfaltata e prosegue affrontando il pendio.
Dalla strada, in corrispondenza di un’ancona (932 m.) si procede lungo il sentiero 717 che sale all’interno del bosco, affiancando prima una piccola costruzione poi entrando in una faggeta. Dopo circa 40 minuti di camminata si raggiunge il pianoro dei pascoli alti della malga provvisto di abbeveratoio. Da qui si procede verso est sino a raggiungere il sentiero 715 dove si estendono i ripiani di Ôrs di Cuarnan (1175 m.).
foto di Martina Andenna
Procedendo lungo il sentiero 715 in circa 20 minuti si raggiunge il Ricovero Monte Cuarnan (1338 m.), una piccola costruzione in pietra e cemento dedicata a Elio Pischiutti, che può ospitare fino a 10 persone. Da qui, avanzando lungo il sentiero, in 10 minuti si giunge la cappella a forma di obelisco ricostruita nel 1985 (era stata eretta nel 1901 dalla parrocchia di Montenars) e dedicata al Redentore. Curiosità: la croce che la sovrasta venne portata da 40 volontari.
Cappella del Redentore sul Cuarnan
Dalla cappella del Redentore si procede a ritroso per alcune decine di metri fino a incontrare il sentiero 714 che a destra scende lungo il versante settentrionale. Il tracciato attraversa prima parti cespugliosi e poi entra nella faggeta. In 30 minuti si arriva in prossimità di Sella Foredôr, qui si svolta a sinistra lungo il tracciato che conduce alla malga (1075 m.)
Flora del Monte Cuarnan
Foto di Martina Andenna
La ricchezza e la varietà della flora che caratterizza il Gemonese, e più in generale l’ambito delle Prealpi Giulie, hanno attratto dal Settecento botanici e naturalisti in queste montagne. Basti pensare che nel settore prealpino ad est del Tagliamento sono presenti 1300 specie di piante pari alla metà di quelle presenti nella Regione Friuli Venezia Giulia.
Tra le specie botaniche più frequenti sui ghiaioni calcarei e calcareo-dolomitici si distinguono Aquilegia einseleana, Campanula cespitosa, Epilobium dodonaei, mentre tra la flora rupicola meritano particolare attenzione gli endemiti Aurinia petraea e Medicago pironae e l’illirica Athamanta turbith. La parte superiore del rilievo è ricoperta soprattutto da praterie montane e ospita numerosi elementi floristici di grande rilevanza come Rhaponticum scariosum heleniifolium, Asphodelus albus, Gentiana lutea symphyandra, Lilium carniolicum e Narcissus radiiflorus.