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L'itinerario
della Grande
Guerra

L’itinerario a piedi sui luoghi della Prima Guerra Mondiale nel territorio gemonese è un suggestivo viaggio nel tempo che ha come rarità (o pregio) il Forte di Monte Ercole.

Forte di Monte Ercole

Forte di Monte Ercole

La visita al Forte di Monte Ercole è anche un suggestivo viaggio nel tempo; scoprendo i luoghi che furono teatro della Prima Guerra Mondiale ci si immerge nella Storia. Non a caso questo territorio, precisamente la Sella di Sant'Agnese, fu anche uno dei set cinematografici dell’indimenticabile film “La Grande Guerra”, capolavoro di Mario Monicelli con l’accoppiata di attori fuoriclasse Vittorio Gassman e Alberto Sordi.

A piedi per strade e mulattiere da Gemona al Forte di Monte Ercole  

Il Forte di Monte Ercole, situato in un zona incantevole da un punto di vista naturalistico, è agevolmente raggiungibile a piedi da via del Priorato, alle spalle della chiesa di S.Spirito nella borgata di Ospedaletto, che incrocia la pista ciclabile Gemona-Venzone. 

Da lì si imbocca via del Lago, che costeggia il lago Minisini. Prima di raggiungere il lago, sulla sinistra si imbocca la tranquilla mulattiera che porta al Forte, a cui si accede passando tra le vecchie postazioni di controllo, le garitte, con alle spalle tre grandi costruzioni diroccate, un tempo alloggi e magazzini militari.

La storia del Forte, nel quadro tattico e militare del sistema difensivo dell’Alto Tagliamento 

Il Forte di Monte Ercole, fa parte di una rete di fortificazioni costruite a partire dal 1904 in funzione difensiva rispetto all’Impero austro-ungarico. Verso oriente, il Forte e le postazioni sul Monte Cumieli e Sant’Agnese vegliavano sulla sella Foredôr, il valico tra Monte Cjampon e Monte Cuarnan che dà accesso all’Alta Valle del Torre, mentre verso settentrione offriva un buon appoggio, in caso di attacco dalla Carnia e Val Canale, alle postazioni sul Monte Festa e sul Forte di Osoppo, con cui costituisce il sistema difensivo dell’Alto Tagliamento

Considerato di primaria importanza al momento della costruzione e terminato ben prima dello scoppio della guerra, all’indomani dello sfondamento austro-ungarico di Caporetto (24 ottobre 1917) il comando italiano decise di abbandonare la posizione. Le batterie furono ritirate oltre il Tagliamento ed il 29 ottobre 1917 arrivò l’ordine di rendere il Forte inagibile agli austro-ungarici: i depositi furono fatti esplodere e la deflagrazione fu tale da danneggiare il vicino Priorato di S.Spirito.

Il Forte di Monte Ercole: cosa si vede oggi?
Postazioni, trincee, cannoni e il percorso tematico fotografico.

Oltrepassate le colonne d’ingresso e le garitte, si possono vedere sulla sinistra gallerie adibite a deposito e una a montacarichi che un tempo riforniva il Forte. Proseguendo oltre si raggiunge il cortile interno e la trincea fortifica settentrionale dotata di feritoie e postazioni per mitragliatrice. Andando oltre, in una stanza successiva al vano cucine, è stato allestito un percorso tematico ricco di materiale fotografico dell’epoca.

Nel piazzale centrale si possono notare le posizioni della batteria permanente, formata da quattro cannoni da 149 mm sotto cupola girevole, oggi murate.

Terminata la visita al Forte, è possibile proseguire a piedi verso Sella Sant’Agnese che dista circa due chilometri e mezzo.

Altri riferimenti

“Itinerari della Grande Guerra di TurismoFVG”